APPUNTI DI ASCETICA ANNO 2000

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n.8 Sono mite e umile di cuore

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«In quel tempo Gesù disse: Ti benedico, o Padre,
Signore del cielo e della terra, perché hai tenute nascoste
queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le
hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto
a te. Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno
conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce
il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio
lo voglia rivelare.
Venite a me, voi tutti, che siete affaticati ed oppressi,
e io vi ristorerò. Prendete il mio giogo sopra
di voi e imparate da me, che sono mite e umile di
cuore, e troverete ristoro per le vostre anime. Il mio
giogo infatti è dolce e il mio carico leggero» (Mt11, 25-30).

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